Chiedete ad un anziano come si sente in cuor suo. Se non avesse uno specchio davanti a dimostrargli come e quanto il tempo l'ha cambiato, lui vi risponderebbe di sentirsi fresco, giovane. Io gliel'ho chiesto. E quella caratteristica d' essere gaio e spavaldo, nel corso degli anni, non gli è morta. Questo mi spinge a credere che quella gioventù, che noi crediamo essere possesso di un numero, di un'età, sia in realtà un'inclinazione dell'uomo, una disposizione del suo animo che perpetuamente dentro in lui risiede.
Proiettiamo nel nostro futuro mille idee, i nostri desideri, programmiamo ogni giorno ciò che nei prossimi cinque o dieci anni vorremmo che la nostra vita fosse. Ma quante sono quelle volte in cui la realtà ha realizzato la nostra aspettattiva? Crediamo che giunta quella sognata scadenza, ciò che nel passato bramavamo, d'un tratto si materializzi in quel che, in questo istante, era il nostro futuro negli anni addietro.
Mi viene in mente una frase di Ernest Hemingway che nel libro "Il vecchio e il mare" scrisse: "Ora non è il momento di pensare a quello che non hai. Pensa a quello che puoi fare con quello che hai". Quanta ragione aveva! Allora, finalmente, penso di non sbagliare se dico di dover raggiungere i nostri obiettivi con ciò che effettivamente possiediamo. Smettiamo di temporeggiare e cercare scuse. Seduti nella sedia, guardiamoci intorno; usiamo i nostri strumenti, ne possediamo molti e salpiamo verso quell'orizzonte che rappresenta tutte le nostre più grandi ambizioni. Noi le conosciamo. Siamo fiduciosi e determinati a conquistare le nostre vette e rendiamole reali! Tavolta condividendole con gli altri. Un'unica fiamma, se separata dalle altre, arde di meno. Impegniamoci.
Il tempo corre troppo velocemente per permetterci di aspettare e sospirare. Gli anni passano. Noi continuamente mutiamo e cambiamo; e così, incessantemente, ci abituiamo alla nuova persona che siamo diventati. Infine, è' solo confrontando le nostre vecchie foto con quelle presenti che ci accorgiamo del passaggio del tempo. E siamo sempre noi. L'importante è che non c'accorgiamo che il tempo è passato quando ormai è già troppo tardi.
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mercoledì 5 settembre 2012
Dove corri?
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giovedì 12 aprile 2012
A tutti i sognatori
"Sogno o son desto?" Quante volte al nostro risveglio da un
sogno ci siamo posti questa domanda? Quante volte ci siamo sorpresi
rannicchiati su noi stessi, con la testa appoggiata al cuscino ,con gli occhi
ancora socchiusi a guardare la nostra camera e una dolce sensazione che ci avvolgeva, non capaci di riconoscere la differenza
tra sogno e la realtà? Voglio dirvi una cosa: mi è capitato molto spesso. Anzi, ad essere
sinceri, più prestavo attenzione ai miei sogni, più essi mi attiravano
verso quel loro mondo arcano e inconoscibile. Non riuscivo a capire il modo in
cui le mie emozioni nei sogni venissero deformate, amplificate, nel bene o nel
male. Mi sono detta allora che, se ero in grado di percepire emozioni così
forti, nitide e travolgenti nei sogni, e al mio risveglio ricordarmene, sebbene
in modo alquanto sfocato, quelle stesse emozioni esistevano da qualche
parte in me, soffocate da una realtà rigida che mi si imponeva davanti.
C'è stato un sogno in particolare a suscitare in me un enorme curiosità:
da lì ogni nuovo sogno è stato come un aiuto prezioso per comprendere
qualcosa di nuovo in me. E’ un po’ come una caccia al tesoro: Indizio dopo indizio ci si avvicina
ad un qualcosa di nascosto, che per noi assume un grandissimo significato. Non sappiamo se alla fine del percorso
questo tesoro esista davvero, nessuno ce né da garanzia, eppure una voce
sincera dentro di noi ci avverte che stiamo percorrendo la strada giusta. E poi
ci sono gli indizi! Loro ci portano a trovarne di nuovi , uno dopo l’altro. Così
camminiamo, camminiamo e ci proviamo. Tra un sentiero e l’altro potremmo
incontrare numerose difficoltà, potremmo sentirci delusi e disorientati ma
arriverà certamente il momento in cui qualcosa, poco più avanti il nostro naso,
luccicherà e sarà un nuovo indizio, un segnale, uno stimolo che ci insegnerà a
non smettere mai di cercare i nostri tesori.
Seguiamoli questi nostri sogni! Sono i segnali che ci aiutano a scoprire noi stessi. Chissà in quale mondo meraviglioso
potranno condurci. Cerchiamo di riconoscere i nostri
desideri, quelli veri, e appropriamocene! Ci chiamano da lontano , sono là in fondo,
aspettano solo che noi ci volgiamo verso di loro.
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